Quando gli impianti di cogenerazione o trigenerazione generano profitto
Introduzione:
Affinché l’acquisto di un impianto di cogenerazione sia redditizio nel tempo, occorre tener conto di diversi fattori, studiando attentamente ogni singola realtà in cui deve essere attuato il sistema di cogenerazione.
Elenchiamo brevemente i prerequisiti più importanti per ottenere un risparmio reale:
- Continuità della domanda energetica delle utenze
- La vicinanza fisica degli utenti
- Presenza del servizio di trasmissione del combustibile necessario
- Spark spread sufficiente (> 50)
Costanza della domanda energetica degli utenti:
Questo è forse il fattore decisivo per la costruzione di un impianto di questo tipo, tanto più la struttura è ad alta intensità energetica, tanto più il guadagno sarà rapido e continuo.
L’utente deve presentare una domanda simultanea di energia elettrica e termica per un determinato numero di ore all’anno, se si scende al di sotto delle 4000 ore di funzionamento all’anno il ritorno economico non è evidente.
Di questi calcoli si tiene conto nella fase iniziale dell’analisi di fattibilità tecnico-economica, dove si effettua un’accurata analisi dei consumi e dei carichi elettrici e termici, considerando sia la potenza massima richiesta, sia le curve di carico giornaliere, mensili e stagionali.
Flessibilità dell’impianto:
Si deve considerare che impianti di questo tipo non sono in grado di ridurre il loro carico in modo eccessivo, e ciò può anche influire negativamente sull’efficienza complessiva del sistema.
Occorre capire che gli impianti di cogenerazione hanno il compito di coprire il fabbisogno energetico di base della struttura e non i picchi di carico, in modo da sfruttarli sempre al 100%.
Esistono quindi diverse configurazioni che possono essere applicate tra l’utente e la rete nazionale a seconda delle esigenze che variano di caso in caso: così facendo quando il fabbisogno energetico della struttura non può essere coperto dal cogeneratore può intervenire in suo aiuto la distribuzione tradizionale servizio. Il sistema risulta pertanto redditizio quando si raggiunge un equilibrio tra le esigenze dell’utilizzatore e le potenzialità della macchina.
Vicinanza fisica dell’utilizzatore:
Gli impianti di cogenerazione sono sempre installati in prossimità della struttura che necessita di supporto, questo per ridurre al minimo le perdite da trasporto e facilitare l’utilizzo del calore recuperato dai processi operativi.
E’ quindi necessario che ci sia un’effettiva disponibilità fisica per la location: di solito si ha anche la possibilità di scegliere le tipologie di soluzioni che meglio si adattano al proprio spazio, sia esterno che interno. Lo spazio per l’installazione dipende in larga misura dalle dimensioni del sistema cogenerativo o trigenerativo.
Presenza di servizio di emissione del combustibile necessario:
Può accadere che in alcune zone particolarmente isolate si renda necessario un intervento per la realizzazione di condotte che portano il combustibile necessario all’utilizzatore (solitamente gas naturale), tale possibilità potrebbe incidere fino al 10% del costo totale dell’impianto, ma comunque molto dipende dal tipo di contesto.
Spark spread sufficiente:
Lo spark spread rappresenta la differenza tra il costo dell’energia elettrica e il costo del combustibile per la sua produzione.
Questo indice fornisce un’indicazione dei potenziali risultati economici della cogenerazione.
Una buona approssimazione, per iniziare a considerare la cogenerazione economicamente fattibile, consiste nel fissare il minimo di spark spread a 50.
Quali sono dunque i settori industriali nei quali vale la pena investire in questo tipo di soluzione?
Gli utenti del settore dei servizi che più interessano la cogenerazione sono ovviamente quelli che hanno una forte domanda di calore e, al tempo stesso, di elettricità. Hotel, ospedali e centri sportivi con piscine sono gli utenti più adatti.
Dall’analisi economica emergono rendimenti economici davvero interessanti per le grandi strutture sanitarie (ospedali, cliniche, case di cura, ecc. ) e per gli impianti sportivi con piscine.
Altri possibili settori di applicazione sono: centri commerciali, cartiere, industrie alimentari, raffinerie di petrolio, industrie chimiche e farmaceutiche, industrie ceramiche, industrie tessili e industrie per la produzione di materie plastiche.
In sintesi, qualsiasi tipo di utenza che abbia un fabbisogno energetico simultaneo di energia elettrica e termica (ma anche freddo, utilizzando sistemi di assorbimento abbinati alla cogenerazione), per un numero di ore annue superiore alle 4000 h/anno e uno spark spread superiore a 50 ha sicuramente buone potenzialità di trarre benefici economici ed ambientali dalla cogenerazione.
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