Cosa sono i certificati bianchi

Incentivi per l’efficienza energetica

I certificati bianchi sono un meccanismo di promozione statale entrato in vigore nel 2005 e rappresentano un complesso di incentivazione dell’efficienza energetica in settori che spaziano da quello industriale a quello civile. 

Nella pratica i certificati bianchi, anche chiamati titoli di efficienza energetica (TEE), sono titoli negoziabili che attestano il conseguimento di un avvenuto risparmio energetico a seguito di un intervento o progetto di incremento dell’efficienza energetica.

Il valore economico dei titoli è definito nelle sessioni di scambio sul mercato con conseguente variazione a seconda del suo andamento. Vengono successivamente monetizzati dall’ente ricevente che riceve una somma di denaro a seconda del numero di titoli da lui posseduti. 

Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP) che il GSE riconosce.

Il TEP rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 GJ. Grazie a questa indicazione del GSE, i certificati sono successivamente emessi dal gestore dei mercati energetici (GME) su appositi conti.

I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. 

A tal fine, tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME. 

I soggetti che possono partecipare a questo sistema vede due principali protagonisti: i soggetti obbligati e i soggetti volontari. 

I soggetti obbligati sono coloro che distribuiscono energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali: questi devono adempire alla quota obbligatoria attraverso due sistemi. Il primo prevede l’acquisto di titoli da altri soggetti interni al meccanismo e il secondo prevede la realizzazione diretta di progetti di efficienza energetica. 

Sotto la categoria di soggetti volontari, rientrano tutti gli altri soggetti come le società di servizi energetici (ESCO), le società che hanno nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE) o le società con sistema di gestione certificato ISO 50001 che decidono di completare interventi atti alla riduzione dei consumi energetici negli usi finali. 

Esempi di tipi di interventi che rendono un soggetto conforme:

  • Installi un nuovo forno industriale efficiente o ne sostituisci uno vecchio
  • Installi un nuovo sistema del recupero del calore 
  • Installi una nuova caldaia o ne sostituisci una vecchia 

In ogni caso i progetti di efficienza energetica che sono ammessi al meccanismo di TEE sono progetti non ancora realizzati in grado di generare risparmi energetici.

Non possono però essere ammessi al meccanismo i progetti di efficienza energetica che vengono realizzati per il solo adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa. 

La richiesta per l’accesso agli incentivi può avvenire secondo due modalità a seconda delle caratteristiche del progetto:

  • progetti a consuntivo (PC): prevedono una misura puntuale delle grandezze caratteristiche sia nella configurazione ex ante sia in quella post-intervento
  • progetti standardizzati (PS): prevedono – al verificarsi di specifiche condizioni di ripetitività e non convenienza economica – la possibilità di misurare le grandezze caratteristiche di un idoneo campione rappresentativo dei parametri di funzionamento del progetto*

Non è possibile presentare richieste di certificazione dei risparmi e dunque percepire titoli di efficienza energetica in assenza di un progetto approvato dal GSE.

I certificati bianchi non possono essere cumulati con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, destinati ai medesimi progetti.

Nel rispetto delle rispettive norme operative e nei limiti previsti e consentiti dalla normativa europea, i certificati bianchi sono invece cumulabili con finanziamenti erogati a livello locale, regionale e comunitario (es. i POR FESR, erogati dalle Regioni) e con l’accesso a *: 

  • fondi di garanzia e fondi di rotazione;
  • contributi in conto interesse;
  • detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature. In tal caso il numero dei titoli spettanti è ridotto del 50%.*

Quali sono, quindi, le procedure da seguire?

  1. Misurare i consumi ex ante 
  2. Presentare il progetto al GSE
  3. Realizzare un progetto che rientri nella categoria di efficienza energetica
  4. Misurare i consumi post installazione e determinare i risparmi
  5. Richiedere la periodica certificazione dei risparmi da parte del GSE
  6. Dopo che il GSE certifica il risparmio, autorizza il GME ad emettere i titoli di efficienza energetica.

Per quanto concerne la cogenerazione e la trigenerazione l’emissione dei certificati bianchi seguono meccanismi di emissione più agevolati rispetto alla definizione dei prezzi e si riferiscono a criteri differenti. Abbiamo spiegato cosa sono e come accedere ai TEE della cogenerazione ad alto rendimento (CAR) in questo articolo.  

* fonte https://www.gse.it

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