La temperatura è un parametro chiave nei sistemi di cogenerazione, perché regola l’efficienza globale dell’impianto e la qualità dell’energia termica prodotta.
Nella cogenerazione, un unico combustibile (spesso gas naturale o biogas) alimenta un motore o una turbina che produce energia elettrica.
Il calore residuo, invece di essere disperso, viene recuperato e utilizzato per produrre acqua calda, vapore o aria calda per usi industriali, civili o di climatizzazione.
Di che temperature parliamo?
Dipende dalla tecnologia:
- Motori endotermici: generano gas di scarico a 400–550 °C e acqua di raffreddamento tra 80–100 °C.
- Turbine a gas: gas esausti tra 450–600 °C, con possibilità di recuperare calore anche tramite caldaie a recupero.
- Celle a combustibile (alta temperatura): possono lavorare a 600–1.000 °C, fornendo elettricità e calore ad altissima efficienza.
Perché la temperatura è importante?
- Efficienza: temperature più alte consentono un recupero di calore più efficace.
- Compatibilità: la temperatura del calore recuperato deve adattarsi alle esigenze dell’utenza (riscaldamento ambienti, processi industriali, reti di teleriscaldamento).
- Controllo tecnico: il sistema deve mantenere temperature operative ottimali per evitare danni ai componenti e garantire continuità di servizio.
In sintesi, la temperatura nella cogenerazione non è solo un sottoprodotto, ma una risorsa da gestire con precisione, perché rappresenta il cuore della sua convenienza energetica.